Il giorno 24 giugno un team di ingegneri, ecologi, biologi e geologi di 3 dipartimenti dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, coordinati dalla prof.ssa Renata Archetti, ha eseguito misure simultanee e campionamenti su litorale ed in mare, presso la spiaggia libera di Riccione.
Si sono visti volare droni, navigare piccole imbarcazioni radiocomandate e dotate di sensori acustici per monitorare lo stato e la qualità del nostro mare, oltre alla acquisizione di informazioni sulla posizione della linea di riva in realtime da una mini-telecamera installata su una stazione di monitoraggio già da luglio 2019, filmati della vita sul fondale del mare e sulle opere di difesa presenti lungo questo tratto di costa.
Contestualmente presso i laboratori del DICAM, Università di Bologna, modelli sofisticati e rapidi hanno simulato le condizioni del mare del sito, quali le onde e le correnti, per una stima previsionale delle dinamiche di allagamento ed evoluzione costiera.
L’interdisciplinarietà negli studi dello stato del mare e della sua risposta locale anche in riferimento agli attesi cambiamenti climatici è un aspetto fondamentale per considerare la complessità dei fenomeni negli ambienti marini.
Il monitoraggio e la modellazione del mare e della dinamica delle spiagge sono passi necessari per una corretta e integrata gestione della fascia costiera, tanto importante in Romagna per gli usi turistici ma anche per la difesa dell’entroterra dagli allagamenti.
Riccione è il sito di studio di 2 importanti progetti di ricerca: STIMARE (Strategie Innovative per il Monitoraggio e Analisi del Rischio Erosione -www.progettostimare.it) finanziato dal MATTM, e TAO (Tecnologie per il monitorAggio cOstiero), finanziato dal POR-FESR 2014-2020.
Queste ricerche mirano a sperimentare tecniche nuove, meno convenzionali e a basso costo rispetto a quelle tradizionali, per il monitoraggio e la gestione della fascia costiera, temi che il Comune di Riccione condivide da tempo.